“…il cuore che pulsa, le mani sudate, il respiro affannato, il tremore degli arti che accompagna, ad esempio, sensazioni di intensa paura, sono correlati fisiologici molto evidenti dell'emozione. L'emozione, specialmente se intensa, può infatti provocare alterazioni somatiche diffuse…”
Ho tratto questo stralcio da un articolo di psicologia. Della somatizzazione vi ho già parlato, ma nello specifico, di quanto sia necessario approfondire l’origine… non ancora. Lo faccio adesso.
L’origine emozionale di una somatizzazione è sempre un elemento forte che si esaurisce appunto nella somatizzazione stessa... ahimè in malo modo.
Esistono emozioni che sono scatenate da fatti, situazioni, legate a persone, cose, a volte anche ricordi… e ci sono invece ‘predisposizioni’ emotive che è ben altra cosa.
E’ quel vivere emotivo di persone con spiccate sensibilità…che pure talvolta coincide anche con i primi. In mezzo, a scelta, ci sta un po’ di sana e bella consapevolezza che è quella che serve per ‘scegliere’ di viverle fino in fondo e non alienarsi con esse.
In ciò che desideriamo e in ciò che viviamo ci sono sempre le emozioni…ovunque.
Come ben si sa queste nascono nel cervello e poi si riversano nel cuore. Amare ed essere amati fa bene …sono emozioni positivissime… chi sorride poco, invece, ha la tendenza ad ammalarsi di più. Ma sappiamo descrivere le nostre emozioni ? Le identifichiamo bene o ci riconosciamo solo nelle più grandi quelle che accelerano i battiti del cuore ? ( a proposito sapete che l’emozione della gioia è quella che dà meno accelerazione di battiti ?).
In ciò che desideriamo e in ciò che viviamo ci sono sempre le emozioni…ovunque.
Come ben si sa queste nascono nel cervello e poi si riversano nel cuore. Amare ed essere amati fa bene …sono emozioni positivissime… chi sorride poco, invece, ha la tendenza ad ammalarsi di più. Ma sappiamo descrivere le nostre emozioni ? Le identifichiamo bene o ci riconosciamo solo nelle più grandi quelle che accelerano i battiti del cuore ? ( a proposito sapete che l’emozione della gioia è quella che dà meno accelerazione di battiti ?).
Dunque il cervello, dunque la consapevolezza.
Esercizio piccolo: ogni sera riandiamo alle emozioni della giornata e proviamo a ragionarci su (non razionalizzare…attenzione… dico ragionare). Le interiorizzeremo meglio e meglio esse verranno fuori se per caso abbiamo lasciato qualcosa ancora dentro. Devono venire fuori da dove sono entrate insomma dal cervello o dove si sono ‘accucciate’…nel cuore.
Esercizio piccolo: ogni sera riandiamo alle emozioni della giornata e proviamo a ragionarci su (non razionalizzare…attenzione… dico ragionare). Le interiorizzeremo meglio e meglio esse verranno fuori se per caso abbiamo lasciato qualcosa ancora dentro. Devono venire fuori da dove sono entrate insomma dal cervello o dove si sono ‘accucciate’…nel cuore.
Ma dal Vs. corpo devono venire fuori…
Prevenzione per una vita più serena possibile.
Baci
E grazie a tutti quelli che intervengono numerosi con i loro commenti ! Non fa nulla se dialogate tra voi…sono dialoghi veri... belli e io osservo... interessatissima !
Ciaooooooo
6 commenti:
Bellaaaaaaaaaaa questa foto ! e anche quello che dici scontato non è ! Leggo così volentieri questi 'report dell'esperienza', della competenza e della comunicazione. Sono affascinato dalle metafore e ritrovo qui il senso più alto della loro espressione propio in questa sorta di formazione che fai. Diventeremo tutti esperti riflessologi ? Complimenti !
Ciao,Lievito...raccolgo tra le righe tutti i tuoi complimenti...e sorrido alla tua ironia sul..."diventare tutti esperti riflessologi"...ce ne vuole, ci vuole tempo,conoscenza,passione...gia'.. la passione per questa professione e' un requisito fondamentale..ma sai,c'e' anche chi decide di fare dei seminari di riflessologia per completamento delle proprie professioni...in quel caso dico:che il ciel ci aiuti!!!Continuero’ a fornirti metafore.. Mi auspico invece che i miei spunti…vi siano utili …come riflessione…
Un bacio
Ciao, Marta…desidero postare un commento solo per te …e quale post scegliere se non quello delle emozioni?Entrambe viviamo in questo momento emozioni “forti”…e’ vero, le emozioni ci riempiono la vita..nella gioia come nel dolore..e gia’!!.. avere la consapevolezza delle proprie emozioni non e’ cosa facile..per questo il mio invito a non razionalizzare ..ma Ragionare..
Grazie …per come fai tuoi i miei messaggi..e per la costanza con cui mi segui…voglio che tu sappia una cosa…qualunque cosa capiti…Sappi…che avrai sempre un posto speciale nel mio cuore…e questa emozione e’ veramente sentita!!!Ti abbraccio forte,t.v.b
Ciao..Explorer..e' sempre un piacere leggerti..concordo appieno con te...possiamo "far finta di ignorare" la nostra mente...ma non riusciamo con il corpo..li restano i segni ..molto evidenti....
ti abbraccio,a presto
Mio caro Stefano...tutte le volte che rispondi,trattengo il fiato...ti leggo e ti rileggo con piacere.MI fa piacere che tu metta in atto i miei suggerimenti...ma sopratutto che ne tragga giovamento...a presto.
ti abbraccio
Cara Mapi
Gli uomini passano gran parte della loro esistenza a cercare di dare un senso alla vita.Ma il senso della vita e' insito in noi stesso,e per trovarlo bisogna affrontare un viaggio interiore,che per me e' stato difficile e doloroso,che porti allo smantellamento di tutte quelle gabbie di costrizione che la societa' ci impone.Le emozioni, noi spesso riconosciamo solo quelle forti, ma il nostro cervello e' pieno di emizioni spesso legate al quotidiano, bisogna imparare a farle affiorare,emozionarsi davanti alle foglie che cadono, davanti ad un tramonto,davanti ad un sorriso, riuscire in questo e' il primo passo verso la capacita' di essere felici.Importante e' altresi il prendere atto che siamo soli, che possiamo contare solo su noi stessi, e stare bene con noi stessi vuol dire stare e far stare bens anche le persone a cui vogliamo bene.
Un Abbraccio Carlo
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